Siamo come sempre

In una nota durante il lockdown di primavera si diceva che il virus ci avrebbe fatto essere come siamo, saremmo restati quello che siamo. La speranza era che le sofferenze comuni ci avrebbero reso migliori. Non è accaduto, anzi l’odio sociale, il rigetto delle norme più elementari di sicurezza, i dubbi sull’efficacia di qualsiasi vaccino, il rifiuto di riconoscere la potenza devastante del covid-19 sono tutti chiari segni di ulteriore degrado soprattutto soprattutto morale, la cifra dominante di questo reo tempo. Se a tutto questo si aggiunge lo...