Guai a chi perde! Non c’è tregua p...

Vae victis! un antico adagio, ma anche una legge inesorabile. Chi perde ha sempre torto, in ogni momento, ha torto per quanto accaduto, ha torto per quello che accade ed è in colpa persino per il futuro. Ne sa qualcosa il PD del dopo 25 settembre. E ne sa ancora di più Enrico Letta, ritenuto responsabile di aver consegnato l’Italia alla peggiore destra d’Europa. Non c’è commento o analisi politica che non parta dal presupposto che la politica dele alleanze sbagliate dal PD ha causato la vittoria elettorale del centrodestra, dove la destra conta molto...

L’ira di Dio? E’ degli uomin...

“L’ira di Dio/é degli uomini” diceva Giuseppe Cupìdo di Scalea, cultore di poesia gnomica. Il sospetto di Feuerbach che l’uomo abbia creato Dio in questi giorni sembra confermato dalle orripilanti notizie di una guerra insana come tutte le guerre. E come tutte le guerre ripete il mantra dell’ira di Dio, per scaricarsi di tutte le colpe sanguinose che sono solo colpe degli uomini. E’ stato sempre così: Elena rifiutava di vedersi attribuita la colpa della guerra di Troia. E’ una dea, Venere, andava dicendo nella città di...

Patria, ultimo rifugio delle canaglie

Una definizione tranchant e forse eccessiva. Non è di chi si appresta a scrivere questa nota, ma del poeta e critico inglese del’700, Samuel Johnson. Un rivoluzionario? Niente affatto, in quanto era un anglicano e un conservatore convinto. Viene qui ricordata perché si parla di patrioti da candidare per il Quirinale, anche se nelle ultime ore la definizione di patriota per un pretendente a dir poco indegno viene citata meno e senza molta convinzione. In ogni caso non è fuori luogo riprenderla per rifletterci sopra sine ira et studio. Il termine patriota di per...

Invidia, spudorata invidia

In questi giorni di furiosa campagna anti reddito di cittadinanza è inevitabile ricordare un celebre processo della fine del quinto secolo avanti Cristo. Siamo ad Atene e un cittadino viene accusato di percepire indebitamente il sussidio previsto dalla polis per gli invalidi. Lui, l’accusato, ha un’evidente menomazione fisica, è claudicante e ha un piccolo negozio. Riceve un obolon (così veniva definito nell’Atene democratica l’assistenza ai bisognosi) per tirare avanti. Ha avuto il padre bisognoso di cure e la madre è morta da poco e con il...

Una marcia sempre più marcia

Non è della marcia su Roma del 1928 che si vuole parlare, ma di quella lunga, lenta e costante in epoca repubblicana. I fascisti italiani capiscono fin dall’inizio che possono svolgere un ruolo determinante specialmente dopo la fine dell’epoca degasperiana. L’anticomunismo è il loro cavallo di Troia. La Democrazia Cristiana, che dal 1953 non ottiene la maggioranza in parlamento come dopo le elezioni del ’48, da sola non ce la farebbe mai a fronteggiare l’avanzata delle forze di sinistra ad egemonia comunista. Nemmeno la scissione socialista...

Dieci firme per lo sterminio

“Nessuno dimentichi i dieci scienziati del ’38. Nessuno li perdoni. Si chiamavano Lino Businco, Lidio Cipriani, Arturo Donaggio, Leone Franzi, Guido Landra, Nicola Pende, Marcello Ricci, Franco Sarvognan, Sabato Visco ed Edoardo Zavattari. Legittimarono la deportazione in Germania di ottomila persone, tra cui settecento bambini. Volevano dimostrare che esistono essere inferiori. E ci riuscirono, in prima persona. Perché lo furono.” Questo appassionato appello lanciò Franco Cuomo, quando pubblicò nel 2005 per Baldini e Castoldi Dalai I Dieci, chi...