Una marcia sempre più marcia

Non è della marcia su Roma del 1928 che si vuole parlare, ma di quella lunga, lenta e costante in epoca repubblicana. I fascisti italiani capiscono fin dall’inizio che possono svolgere un ruolo determinante specialmente dopo la fine dell’epoca degasperiana. L’anticomunismo è il loro cavallo di Troia. La Democrazia Cristiana, che dal 1953 non ottiene la maggioranza in parlamento come dopo le elezioni del ’48, da sola non ce la farebbe mai a fronteggiare l’avanzata delle forze di sinistra ad egemonia comunista. Nemmeno la scissione socialista...