Canzone è letteratura

No, non è un refuso. C’è chi distingue canzone e letteratura. E per questo contesta il Nobel per la letteratura a Bob Dylan. Dimentica così che la canzone è un genere letterario e che nella Grecia antica veniva accompagnata dalla musica.  Che la poesia si definisce lirica perché era la lira, la cetra, ad accompagnare i versi; che veniva definita aulotica se l’accompagnamento avveniva con il flauto. Ma già Omero esordiva con “cantami, o Diva”, Virgilio con “arma virumque cano”.  E si potrebbe continuare. Dante non prega Casella di intonargli una delle sue canzoni? E Petrarca non intitola Canzoniere la sua raccolta di poesia? Ora che l’Accademia di Svezia premia un poeta come a tutti gli effetti è Bob Dylan qualche scrittore se ne scandalizza. Se ci fosse un Nobel al fair play andrebbe senza dubbio a Don Delillo, da sempre candidato e mai premiato a dispetto dei pronostici di ogni anno. Lo scrittore è stato il primo a congratularsi con Dylan, riconoscendo che le canzoni di Bob sono autentica poesia. Quanti protestano ricordano i Telchini, miopi avversari di Callimaco, piccoli demoni dell’invidia, “che mai della Musa divennero amici”.

Enrico Esposito