E’ una bella notizia. L’Italia voterà sì alla Palestina come stato non membro dell’ONU. Certo ci sono dei paletti, precisati dal premier Monti ai due contendenti nel M.O., ma resta comunque un passo importante. Nelle intenzioni di Palazzo Chigi la nuova posizione della Palestina nel consesso internazionale potrebbe rafforzare il processo di pace, che per l’Italia si riassume nel riconoscimento della necessità di creare due stati nella regione, corrispondenti ai due popoli che se la contendono. I segnali degli ultimi giorni non incoraggiano tanto, ma altre vie non ci sono per risolvere il conflitto israelo-palestinese. La crisi di Gaza appena faticosamente conclusa viene presentata come una vttoria da Hamas, mentre Tel Aviv fa notare che ha cessato i bombardamenti per evitare altri lutti alla popolazione civile della Striscia. Così facendo le posizioni si cristallizzano alla solita maniera. Se i Palestinesi non si decidono ad accettare Israele come realtà storica, da cui non si può più tronare indietro, e se Israele non riconosce il diritto del popolo palestinesi a farsi Stato nella loro terra, la soluzione del conflitto sarà sempre più lontana.