Perchè sempre gli ebrei?

Perché ce la prendiamo sempre con gli ebrei? Per antisemitismo? Manco a dirlo, non si trova nessuno che abbia il coraggio di dischiararsi antisemita, però ce ne sono tantissimi, purtroppo, che assumono toni e atteggiamenti antisemiti. Come i razzisti del resto. Per cui il mediocre comico improvvisatosi politico, abituato alla parodia con forti dosi di dileggio non trova di meglio che parafrasare i versi di uno scrittore ebreo, Primo Levi, per colpire gli avversari politici che più odia. Ed è inevitabile che  scada nella stolidità. E’ il senso del limite che si perde quando ci si trova davanti a una telecamera o di fronte a una pagina web. Si viene rapiti dal delirio di dire tutto su tutto, di parlare di ciò che non si conosce, di fare quello per cui non si è preparati e così via. Il senso del limite va superato,con l’antico adagio dell'”est modus in rebus”. Questa sì che sarebbe una rivoluzione, non cedere cioè alla suggestione del così fan tutti, delle proprie ragioni ululate e di rado argomentate, dell’insulto fine a se stesso, e  si potrebbe continuare. Ma se proprio si vuole insultare si legga almeno Shopenhauer e  il suo bellissimo “L’arte d’insultare”. Appunto, insultare è un’arte, che richiede fatica e sudore. C’è qualcuno disposto a prendersi tale gravoso impegno?